Secondo una prima leggenda nella zona della Gradina, nei pressi del Monte Conero, è presente un cunicolo che nasconde un labirinto che ha dato origine a varie leggende e misteri. La “bugia d’al diaul’” (buco del diavolo) è infatti una delle leggende del paese più conosciute. Si narra che il percorso tortuoso da cui si accede tramite una grotta porti ad un tempio sotterraneo sul cui altare si troverebbe una chioccia d’oro e dodici pulcini d’argento. Ma chi arriverebbe a vedere questo tesoro sarebbe destinato a morire. Secondo il racconto degli anziani, un uomo era riuscito ad introdursi nel vicolo e aveva incontrato il diavolo che gli avrebbe promesso di farlo uscire in cambio della sua anima. Dopo alcuni giorni l’uomo riuscì ad uscire e raccontare che cosa gli era successo. Poco dopo morì.
Seconda altri racconti, invece, la leggenda sostiene che la grotta è collegata alla grotta degli Schiavi che si trovava sul Monte Conero. Secondo altri la cavità sarebbe stata scavata dai pirati e contrabbandieri e per questo arriverebbe fino al mare. Altre narrazioni orali sostengono di aver assistito alla comparsa di cinque figure di donna vestite di nero sopra un carro tirato da cavalli neri dirette verso la Buca del Diavolo al tramonto. Infine, un’altra leggenda ci suggerisce che questo cunicolo sia collegato ad una grotta nei pressi delle Fontanine, ipotesi probabile in quanto in antichità vi era quasi certamente la presenza di un acquedotto sotterraneo.
Fonte: camerano.altervista